La Storia della Corum parte nel 1955.
Il suo fondatore, Renè Bannwart, veniva da una già lunga esperienza nel campo dell’orologeria, ma il suo spirito imprenditoriale lo spinse a mettersi in proprio insieme allo zio Gaston Ries.Stabilitosi a la Chaux-de-Fonds, Era giunto il momento di dare un nome all’ azienda.
La scelta cadde su di una parola il quale significato significava quel “numero minimo di persone presenti, utili a prendere una decisione valida”: quorum.
La semplificazione della parola portò a Corum.Come simbolo della Maison venne scelta una chiave, un simbolo che evoca il solversi di un mistero, l’apertura a nuovi orizzonti, ingegno e innovazione.
Nel 1956 erano già pronti i primi esemplari di orologi da offrire al mercato, che accettò con entusiasmo le idee innovative del loro creatore.
La sua prima creazione fu il Golden Tube, sostanzialmente un tubo in oro dove vi era alloggiato un movimento.Admiral’s Cup
La Storia della Corum è costellata di successi:
Gli anni 60 vengono segnati dalla collezione Admiral’s Cup, dove spiccava un orologio dedicato alla regata, diventato famoso per essere il primo orologio quadrato impermeabile.Nel 1964 arriva l’orologio da 20 Dollari. Un orologio con un quadrante ricavato da una vera moneta in oro da 20 Dollari.
Questo pezzo bbe enorme successo tra i personaggi di spicco come presidenti e politici.
L’orologio era animato da un movimento ultra piatto.Nel 1966 il figlio del fondatore Jean-Renè Bannwart entra nell’ azienda paterna, dando dimostrazione di creatività, dando alla luce la nuova collezione Admiral’s Cup.
Corum si unisce ad uno dei più grandi marchi di automobilismo nel 1976 : la Rolls Royce.
Nel 1980 è la volta del Golden Bridge, un orologio che da sfoggio di un prodigio tecnico e stilistico, con un movimento a baguette completamente a vista attualmente ancora in produzione.
Nel 1983 la collezione Admiral’s Cup si rinnova, consolidando quel tratto stilistico che ancora oggi lo contraddistingue.
Appaiono per la prima volta le 12 bandierine nautiche agli indici.
Nel 1991 le barche italiane, erano vistosamente sponsorizzate dalla Maison.
L’anno dopo un modello Admiral’s Cup, si presenta con un movimento meccanico automatico CO277 con le indicazioni delle maree.Nasce il Bubble
Nel 2000 irrompe nell storia della Corum uno degli orologi più bizzarri di tutti i tempi: il Bubble.
Caratterizzato da un grande vetro bombato da 11 mm. di spessore, il Bubble si presenta con linee tutte tonde, un design giovane e una vastissima scelta di personalizzazioni.
Il successo porta Corum ad allestire edizioni limitate disegnate da diversi artisti.Il 2008 è l’anno del rilancio del Marchio, con proposte di assoluta rilevanza come il Romolvs Calendario Perpetuo o l’ Admiral’s Cup Tourbillon 48.
A Gennaio del 2000, Renè Bannwart cede l’azienda a Severin Wunderman, persona già particolarmente attiva nel campo.
Renè Bannwart riceve il premio Gaia dal Museo Internazionale del’ Orologieria nella categoria “Artigianato e Creazione” nel 2000 .
Nel 2007 viene nominato un nuovo CEO alla Corum: Antonio Calce.
Severin Wundemann muore precocemente all’ età di 69 anni nel giugno del 2008 .
Il 18 Agosto del 2008 viene nominato CEO di Corum Serge Weinberg, consulente personale di Wundemann.
Nell’ ottobre del 2009, Corum viene rilevata dalla LLC, guadagnandosi il mercato del Nord America e dei Caraibi, eleggendo presidente Antonio Calce.
Nello stesso anno Corum apre una boutique monomarca ad Hong Kong, Ginevra e Shangai.Nel gennaio 2010, muore Renè Bannwart all’età di 95 anni.
Viene ricordato anche per il suo lavoro presso l’ Omega come creatore del Constellation.Dal 2009 Corum è sponsor del multiscafo Okalys nel campionato D35.
Nel 2011 Corum sviluppa un nuovo calibro basato sul famoso movimento a baguette, inserendo la carica automatica.
Il 2012, Corum comparirà come sponsor sul” AC45 di Loick Peyron, per la conquista della Coppa America.