Non lontano dalla stazione ferroviaria di Le Senntier, in Svizzera, sorge un edificio dall’aspetto caratteristico recante sulla facciata, tra gli altri nomi, anche quello di Daniel Roth.
Non possono sfuggire, sulla facciata, anche due orologi del 19° secolo.
Nato nel 1945, Roth si trasferisce in questo edificio nel 1993.
Prima di allora passa 10 anni presso la Audemars Piguet, Jaeger-Le Coultre, Chaumet e poi finalmente come orologiaio rinomato in Breguet, per poi rimanere per 4 anni un libero professionista.
Tra le sue creazioni più importanti, compare nel 1989 un tourbillon da polso dove le indicazioni della data e della riserva di carica, trovano insolitamente spazio nel fondello.
A partire dal 1994, questo timido artigiano, viene contattato da un certo Dr. Thy, un investitore sud est asiatico che rileva l’azienda.
Nel 2000 passa ancora di mano entrando nell’orbita Bulgari.
Entrambi i proprietari hanno il senso degli affari, cosa che sembra manchi a Daniel Roth.
Egli preferisce lavorare solo e indisturbato nella soffitta della sua pittoresca casa a Lac de Joux, dove coltiva il suo immenso orto orologiero.
Disegni dettagliati e prototipi funzionanti emergono da questo angolo di Svizzera ad intervalli irregolari.
Questi tesori diventano realtà nel vicino laboratorio a fianco la stazione.
Calendari perpetui brevettati che scattano in sincrono a mezzanotte, un orologio ad ore saltanti con indicazione dei minuti particolare.
Queste sono solo alcune idee del Maestro.
Durante il colloquio di lavoro presso Breguet, gli è stato domandato cosa sapesse fare.
Lui rispose in modo umile che sapeva perfettamente quello che non si poteva fare.
Venne assunto su due piedi.
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